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Secondo i dati forniti da Terna, la produzione nel 2023 ha raggiunto il 43,8% di energie rinnovabili in Italia definibili green di origine idroelettrica, eolica, solare, geotermica e biomasse.
Il dato è ottimo, ma deve essere considerato nella prospettiva di un incentivo per proseguire nella strada intrapresa: una direzione condizionata non solo da una sensibilità ecologica ma, è evidente, anche dalle dinamiche geopolitiche internazionali come lo shock economico del gas russo.
Seppur promettente il dato fornito in apertura è inferiore sia a Spagna sia a Germania, Paesi virtuosi che hanno già superato la soglia del 50%. Riclassificando invece le produzioni cosiddette low carbon, la Francia passa dal 27% di energie rinnovabili ad un eloquente 93%.
LE ENERGIE RINNOVABILI IN ITALIA E L’EUROPA: UN RAPPORTO CRITICO
Un altro tema meritevole di approfondimento è il trend dell’ultimo decennio che registra il confronto Italia – Europa ancora più critico.
Nel periodo 2014 – 2023 l’Italia è passata a produrre da 37GW a 54 GW nella combinazione tra energia eolica e fotovoltaica.
Nello stesso periodo la Francia è passata da 24 a 68 GW mentre Spagna e Gran Bretagna sono già oltre i 100GW. Fuori classifica, invece, la Germania che arriva a 200GW.
Lo scorso anno scorso l’energia eolica e la produzione fotovoltaica hanno superato insieme in termini di produzione assoluta l’energia idroelettrica, a lungo vero pilastro delle energie rinnovabili in Italia. Quest’ultimo ambito tuttavia è sempre più in difficoltà dal fenomeno della siccità: nel 2022, si è registrato il punto più basso con soli 27GW prodotti rispetto i 58GW del 2014). Adottando una prospettiva più ampia, il comparto idroelettrico è soggetto a sempre maggior incertezze legate al cambiamento climatico che incide sull’approvvigionamento e l’utilizzo dell’elemento idrico.
L’evoluzione della capacità installata dal 2014 ad oggi parla chiaro: tra l’energia eolica e la produzione fotovoltaica, l’Italia è cresciuta mediamente di 1,5 GW l’anno contro i 2,8 di Regno Unito e Francia, 3,6 GW della Spagna e gli inarrivabili 7,5 GW dei tedeschi.
Pur raggiungendo il 43% di energia green, l’Italia resta la nazione europea più dipendente dall’instabile energia idroelettrica e gas.
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Il modo più efficace per garantire una gestione efficiente e sostenibile dell’energia alla tua azienda passa attraverso una lettura multidisciplinare del contesto nel quale operi: il tipo di produzione, i macchinari e le infrastrutture che impieghi, vettori energetici.
Adottare energie rinnovabili in Italia è la direzione da intraprendere, ma con la giusta consapevolezza: ogni azienda merita la soluzione migliore.
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